Il dr. Enzo Soresi parla delle capacità del cervello e dell’importanza delle sostanze chimiche da esso prodotte
“Possiamo riappropriarci della nostra salute”.
Così Enzo Soresi parla della capacità del nostro cervello di ripristinare lo stato di salute dell’intero organismo.
“Come dimostrano le ultime scoperte della Psico-neuro-endocrino-immunologia, il nostro organismo è infatti un’unità, un insieme indiviso di mente e corpo la cui crescita armonica dipende dalla comprensione del legame fra eventi cognitivi, emotivi e fisiologici”.
Secondo il dr. Soresi, Primario emerito di Pneumologia all’Ospedale Ca’ Granda – Niguarda di Milano, specialista in anatomia patologica, pneumologia e oncologia clinica, è dal cervello e dalle nostre emozioni, dai pensieri e dalle convinzioni che si originano le malattie ed è proprio modificando i nostri pensieri che si può ottenere la guarigione!
Il dr. Soresi ha individuato nel cervello l’epicentro di tutte le malattie: ad un certo punto della sua lunga ed onorata carriera. ha lasciato l’ospedale per dedicarsi alla libera professione e per tuffarsi negli studi di Neurobiologia, maturando la convinzione che sia proprio qui, nell’encefalo, l’interruttore in grado di accendere e spegnere le patologie non solo psichiche ma anche fisiche.
Anche Antifonte, nel V secolo avanti Cristo, come ci racconta il dr. Soresi, soleva dire: «In tutti gli uomini è la mente che dirige il corpo verso la salute o verso la malattia, come verso tutto il resto» e il nostro medico italiano ne ha avuto anche una riprova scientifica, dopo aver visto gente ammalarsi o guarire con la sola forza del pensiero.
“Ippocrate aveva definito il cervello come una ghiandola mammaria” – ci spiega ancora il dr. Soresi in una intervista rilasciata a “Il Giornale”, parlando del suo libro “Il cervello anarchico” – “Aveva còlto la funzione secretiva di un organo endocrino che non produce solo i neurotrasmettitori cerebrali – la serotonina, la dopamina, le endorfine – ma anche le citochine, cioè la chiave di volta dei tre sistemi che formano il network della vita”.
Le citochine sono 4 interferoni, come più avanti spiega il dr. Soresi, “che aiutano le cellule a resistere agli attacchi di virus, batteri, tumori e parassiti, e 39 interleuchine, ognuna con una funzione specifica. Se sono allegro e creativo libero citochine che mi fanno bene, se sono arrabbiato e abulico mi bombardo di citochine flogogene, che producono processi infiammatori. Ecco perché il futuro della medicina è tutto nel cervello”.