Ansia, depressione, attacchi di panico e dipendenze: uno scienziato italiano propone una nuova soluzione.
Nella vita di tutti i giorni le cause dello stress e le difficoltà si moltiplicano costantemente e il cervello “risponde” producendo ansia, preoccupazione, insicurezze, dubbi e paure.
Cosa possiamo fare per vivere più serenamente?
Quali sono gli strumenti per intervenire?
Esistono nuove procedure operative per risolvere velocemente e definitivamente?
Ebbene, oggi, grazie alle ultime scoperte delle Neuroscienze sul funzionamento del cervello, esistono nuove modalità di intervento molto veloci ed efficaci per diminuire fino all’85% l’intensità delle sofferenze che proviamo e per diventare un po’ più forti, imperturbabili e sereni di fronte alle sfide della vita!
La scoperta della presenza di alcuni circuiti neuronali nonché la comprensione delle loro particolarissime caratteristiche di funzionamento ha permesso di elaborare delle strategie completamente nuove e mai ipotizzate in precedenza, che hanno mostrato una efficacia superiore poiché si sono rivelate in grado di lavorare sulle cause del problema e non sui sintomi, aumentando le capacità del cervello di “resistere agli urti della vita”.
In tal modo, è come se il cervello venisse “potenziato” tanto da riuscire a rispondere in maniera completamente diversa agli stress, alle difficoltà quotidiane relazionali e agli ostacoli che la vita ci presenta, evitando la produzione della maggior parte delle sofferenze legate alle ansie, ai dubbi e alle paure!
Riportiamo l’articolo integrale apparso sull’importante sito di Federfarma, che parla della teoria ipotizzata dal dr. Militano (qui il link al suo sito internet), sulla genesi di alcune patologie del corpo e della mente.
Contro l’ansia e le dipendenze curare le memorie inconsce: Studio del neuroscienziato Militano sugli ‘errori del cervello’.
“Ansia, raptus di violenza, attacchi di panico – spiega Militano – e ancora insicurezze, paure o disturbi del comportamento alimentare sono tutte manifestazioni emotive causate dalle memorie dei neuroni dopaminergici, cioè quei neuroni che producono dopamina, presenti nel mesencefalo. Siamo in quella parte del cervello che viene programmata nei primi 5 anni di vita, che condiziona l’ emotività e le nostre scelte per il resto dell’esistenza”.
“Il problema nasce quando il cervello ne produce in quantità tale che esse prendono il sopravvento – precisa il biologo – o quando sono ‘decontestualizzate’ rispetto alla realtà circostante. Se sono in macchina in tangenziale, ad esempio, e ho l’attacco di panico perché ho un eccesso di ansia, in tal caso si può parlare di un ‘errore’ del cervello”.
“Questa scoperta è fondamentale perché permette di adottare nuove strategie efficaci – spiega Militano – per risolvere i disturbi legati non solo all’ansia, alle emozioni negative, alle paure, all’insicurezza, alle dipendenze, ai raptus di violenza ma anche a problemi psicosomatici, gastriti, coliti, disturbi della pelle e cefalee, normalmente trattati con i farmaci”.