Cervello e traumi infantili
Un recente studio dell’Università di Washington ha analizzato l’impatto e le conseguenze che diversi tipi di traumi possono avere sullo sviluppo dei bambini. Lo studio ha coinvolto 247 bambini e adolescenti di età compresa tra gli otto e i sedici anni.
Innanzitutto, è possibile distinguere traumi con la “T” e traumi con la “t”. I traumi con la “t” si riferiscono a quelle esperienze disturbanti caratterizzate da una percezione non particolarmente intensa del pericolo, spesso di origine relazionale. Al contrario, i traumi con la “T” rappresentano quegli eventi, ad esempio una catastrofe naturale, che minacciano l’integrità fisica della persona stessa o di una persona cara.
La ricerca ha dimostrato che traumi differenti influenzano lo sviluppo infantile in modi diversi. I bambini esposti nella prima infanzia a forme di avversità come abbandono e trascuratezza, mostravano un ritardo dello sviluppo puberale rispetto ai loro coetanei. Al contrario, bambini che subivano violenza, come abusi fisici, emotivi o sessuali, andavano incontro a un invecchiamento fisico più rapido rispetto agli altri.
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