Emisfero destro vs emisfero sinistro?
A Parigi, nel 1865, il chirurgo e antropologo francese Paul Broca scoprì che la lesione della parte anteriore sinistra del cervello produceva uno specifico disturbo del linguaggio. Broca propose dunque la dominanza dell’emisfero sinistro, non solo perché esso controllava il linguaggio, ma anche i movimenti della mano destra, nella maggior parte delle persone. La teoria che l’emisfero sinistro fosse dominante rimase popolare fino a quando Roger Sperry vinse il Premio Nobel nel 1981 per la sua “scoperta della specializzazione funzionale degli emisferi cerebrali“. Sperry riuscì a dimostrare che i due emisferi contribuiscono a funzioni diverse: il lato sinistro si occupa maggiormente delle funzioni linguistiche (ad esempio, comprensione del linguaggio e lettura), il lato destro invece di funzioni spaziali, quali orientamento e attenzione. Da allora, il concetto di specializzazione funzionale dei due emisferi è stato universalmente riconosciuto e viene utilizzato per spiegare le differenze tra le persone. Le persone “dominanti” a sinistra sarebbero maggiormente portate per l’ analisi, il linguaggio e la matematica, mentre le persone “dominanti” a destra sarebbero più creative, intuitive ed emotive.
In realtà, fino a recenti ricerche, non si sapeva con precisione quante e quali funzioni cognitive fossero realmente lateralizzate e come si presentasse una mappa completa della specializzazione delle funzioni cerebrali umane. Per ottenere questa mappa, Slava Karolis, Michel Thiebaut da Schotten e Maurizio Corbetta hanno analizzato più di 3.000 immagini di risonanza magnetica funzionale di attivazione cognitiva generate in più di 11.000 articoli di letteratura e hanno utilizzato nuovi metodi multivariati per generare una mappa esaustiva della struttura funzionale delle funzioni cognitive lateralizzate.
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